Troppo spesso ci imbattiamo ancora in situazioni progettuali dove vengno prescritti la realizzazione di massetti di pendenza e/o di protezione in una posizione errata rispetto alla stratigrafia di copertura.
Eppure la normativa parla chiaro:
Nel gennaio 2019 è stato introdotta una normativa, la UNI 8178-2, la quale cita testualmente:
Paragrafo 4.1.1: "gli schemi funzionali e le conseguenti soluzioni tecnologiche non devono mai prevedere strati "realizzati a umido" (come a esempio massetti di pendenza a base cementizia) inseriti tra strati impermeabili all'acqua ed al vapore (come ad esempio tra strato per il controllo del vapore e elemento di tenuta). Infatti, l'inrappolamento di acqua non stechiometrica potrebbe determinare danneggiamenti fisico-chimici degli stessi elementi e una difficile individuazione degli effettivi difetti che producono macchie di umidità e/o stillicidi comparsi all'intradosso di copertura"
Prima dell'entrata in vigore di tale normativa il codice di pratica I.G.L.A.E. (Istituto per la Garanzia dei Lavori Affini all'Edilizia) - edizione 2016 - poneva l'accento sulla problematica:
Capitolo 5 punto 2.4.1 "Le soluzioni conformi riguardanti i sistemi di copertura continui, con le sequenze degli elementi e strati funzionali che la compongono, riportate nel Dis. 3/C5 sono le uniche possibili ed accettabili. Non potrenno pertanto essere accettate soluzioni, dove vongono previsti ad esempio:
- strati schermo/barriera al vapore, posti sotto al massetto cementizio delle pendenze;
- strati impermeabili provvisori o elementi o strati aventi una propria impermeabilità (anche parziale) all'acqua, posti sotto massetto cementizio delle pendenza;
- strati isolanti, posti immediatamente sotto al massetto cementizio delle pendenze.
...."
In alegato un estratto del codice di pratica IGLAE sopra citato.
estratto Iglae